È una cisti epidermoide della bocca da ritenzione mucosa, lesione delle ghiandoli salivari del tutto benigna che ha come intrinseca caratteristica la tendenza a recidivare. Nodulo molle se superficiale è coperto da epitelio sottile, appare bluastro; viene detto anche cisti mucoide o pseudo cisti salivare. È situato sulla mucosa orale in corrispondenza dei canini, ed è dovuto alla rottura per morsicatura, del dotto escretore di una ghiandola salivare minore.
Caratterizzato da un rigonfiamento fluttuante emisferico, rosso-bluastro a volte fibrotico nella mucosa in genere labiale, dovuto a rottura di un dotto salivare minore, contiene un liquido limpido e filante; istologicamente la cavità localizzata nel derma è priva di rivestimento epiteliale.
Il fibroma è un nodulo morbido mucoso in risposta ad irritazione locale o trauma masticatorio; entrambi si asportano chirurgicamente con successivo eventuale esame istologico.
È correlato ad una ostruzione per evento traumatico o di altra natura del dotto escretore della ghiandola con conseguente accumulo a monte di saliva e formazione di una raccolta saccata. E’ intuitivo comprendere come l’intervento chirurgico stesso determinando un traumatismo possa favorirne la riformazione. Va sottolineato che comunque difficilmente la lesione va incontro a risoluzione spontanea, ed il suo trattamento rimane chirurgico, anche in caso di recidiva.
Il Mucocele è un rigonfiamento circoscritto, derivante da un anormale accumulo di mucina, che si manifesta preferibilmente sulle labbra inferiori o sul pavimento della bocca (ranula). Tendono ad ingrossarsi ed a riformarsi qualora non siano asportati totalmente, il che è difficilissimo data la loro esilissima parete di rivestimento. Una metodica proposta è quella di riempirli con una sostanza autoindurente e quindi rimuoverli. L’exeresi va fatta in anestesia generale, perché l’infiltrazione locale maschera i limiti della formazione. Possono essere confusi con un lipoma o con un tumore misto della ghiandola salivare. La causa più comune della loro formazione è il trauma con occlusione del dotto che porta all’esterno la mucina. Si forma così una raccolta che si rompe, determina un travaso di mucina (origine epiteliale) nel tessuto connettivo che reagisce con un episodio infiammatorio. Una tecnica chirurgica semplice può essere la marsupializzazione.
Il mucocele può anche formarsi all’interno dei seni mascellari, a causa di un impedito drenaggio spontaneo, su base generalmente infiammatoria (sinusiti croniche, corpi estranei in seno mascellare) e consiste sempre in un accumulo di secreto mucoso. Tale accumulo è solitamente lento ma progressivo, se non se ne elimina la causa. Tale accrescimento può infine divenire sintomatico, a causa dell’effetto compressivo che si può determinare sulle strutture circostanti. Sarà necessario valutare l’entità di quest e formazioni, determinarne la causa e mettere in evidenza l’eventuale sintomatologia per poi decidere se preferire un approccio farmacologico, volto alla risoluzione dei fenomeni infiammtori cronici che hanno determinato la malattia, oppure se affrontare un trattamento chirurgico che grazie all’endoscopia nasale risulta meno “aggressivo” di un tempo.